Questa è solo una tra le minacce / ricatti che ogni giorno ci ritroviamo ad utilizzare con i bambini. Per stanchezza, disperazione, sopravvivenza o forse per abitudine. E quale migliore occasione del Natale per liberarci dalle nostre responsabilità, per scaricare la nostra autorità facendola ricadere su un babbo natale giudicante, che punisce, che umilia, non portando nessun dono (Tanto alla fine lo sappiamo che ci riempirà di regali). Il nostro obiettivo è di ricevere un cambio di comportamento, rispetto a qualcosa che non ci piace. E forse riusciamo ad ottenerlo, per i primi 10 minuti, nel qui ed ora. Poi, nel lungo termine, il messaggio che passa dietro le nostre parole è un tantino diverso.
Ciao sono Lucia e ho 3 anni. Sono una bambina molto vivace, mi piace giocare, correre e saltare nelle pozzanghere. A volte le regole di mamma e papà non mi piacciono, così cerco sempre un modo per cambiarle e non rispettarle. A volte combino pasticci, vorrei sentirmi grande e invece mi ritrovo ad essere sgridata e messa in punizione. Da qualche settimana, poi, mamma e papà dicono in continuazione che se non mi comporto bene, babbo natale non mi porta nessun regalo. Sarebbe davvero un peccato, io adoro babbo natale e ho sempre pensato che lui fosse gentile con tutti. Quando sento queste parole io vado in tilt! Cerco di impegnarmi per comportarmi bene. Che poi cosa significa davvero comportarsi bene? Io non lo so. Forse così non vado bene, forse sono stata inserita nella lista dei “bambini cattivi”. Sono una delusione per mamma e papà! Però ci proverò ad essere “brava”, qualsiasi cosa significhi. Solo per avere i regali!
Innescare nel bambino il meccanismo del “se fai questo, ottiene quello” li porterà ad aspettarsi sempre qualcosa e a comportarsi in un certo modo non perché sia effettivamente “giusto”, ma per ottenere in cambio un “premio”. Siamo davvero sicuri di voler impostare l’educazione su premi e punizioni? Nel lungo termine questo non porterà a grandi risultati, ma si limiterà a creare un cambio di comportamento immediato e non ragionato. In questo modo noi adulti ci sentiremo capaci e non appesantiti da capricci e frustrazioni. Quindi forse si tratta di altro: siamo noi che, non sentendoci adeguati, non avendo strumenti educativi funzionali, utilizziamo le minacce per sentirci in pace con noi stessi.
Riflettiamoci e lasciamo in pace Babbo Natale che, per sua natura, è amore e gentilezza.