Ok. Chiariamo una volta per tutte le fatidiche e costanti domande:
“Ma tu che lavoro fai?”
“Una pedagogista è quasi come una psicologa, no?”
“Che cosa si fa in una consulenza pedagogica?”
“Quindi lavori con chi ha “qualche problema”?”
Il pedagogista non è uno psicologo. Ho un’amica psicologa con la quale ho condiviso gli anni di studio matto e disperatissimo e, proprio durante questi anni, una cosa abbiamo capito: non facciamo lo stesso lavoro!! O meglio, ci compensiamo tantissimo, collaboriamo, ci confrontiamo, ci supportiamo. Ma conosciamo la linea sottile e labile che ci separa e siamo ben attente a non oltrepassarla.
Ma facciamo un po’ di ordine.
Quando e dove nasce la figura del pedagogista?
Nell’antica Grecia veniva chiamato pedagogo lo schiavo che aveva il compito di accompagnare i bambini da casa a scuola e viceversa. Con il passare del tempo e grazie ai contributi di grandi autori, il termine ha iniziato a rinnovarsi, fino a giungere all’attuale pedagogista.
Ma cos’è la pedagogia?
No, non è lo studio dei piedi (mi è stato chiesto anche questo). La pedagogia è la scienza dell’educazione e della formazione che studia la crescita dell’essere umano lungo l’intero ciclo di vita, da 0 anni in avanti, anche fino a 100.
Cosa fa il pedagogista?
Si occupa di processi educativi e formativi. Processo indica tempo. Quindi se state pensando di venire dal pedagogista e risolvere tutte le difficoltà educative in poco tempo e con una bacchetta magica, beh, mi dispiace deludervi: ci vuole tempo, pazienza e consapevolezza.
Con chi lavora il pedagogista?
Non si relaziona esclusivamente con bambini, ma lavora anche con adolescenti, genitori, famiglie, adulti, nonni, persone con difficoltà, zii, enti e istituzioni… Inoltre opera in una rete di collaborazione e condivisione con altri professionisti: psicologi, logopedisti, neuropsichiatri, psicomotricisti, pediatri, insegnanti, educatori, assistenti sociali… Il lavoro di tutti è importante per poter avere una visione d’insieme.
Qual è il suo obiettivo?
Sviluppare il potenziale umano, cognitivo e creativo che ciascuno (bambino o adulto) possiede già in sè, attraverso osservazione, analisi delle esigenze, risposta ai bisogni educativi della persona e predisposizione di interventi educativi e pedagogici mirati e personalizzati. Il pedagogista si prefigge di mettere in atto una prevenzione educativa, fin dalla prima infanzia. Ma attenzione, non si tratta di fornire un bel libretto delle istruzioni da portare sempre con sé: il pedagogista aiuta le persone ad annaffiare quel semino che ciascuno possiede dentro per farlo diventare un bellissimo fiore profumato e colorato.
Ma di quali ambiti si occupa?
Gestione educativa, fatiche genitoriali, educazione emotiva (dalla forte crisi di rabbia, alle piccole preoccupazioni), supporto nelle tappe dello sviluppo (spannolinamento, sonno…) e molti altri.
Nel prossimo articolo vedremo nella pratica quali sono gli ambiti di cui si occupa il pedagogista.